L’attaccante israeliano Manor Solomon ha provocato apertamente la nazionale italiana alla vigilia della sfida tra le due squadre con un messaggio diretto: “Non meritano più di essere chiamati una grande squadra in questo momento, sono troppo deboli…” – ha dichiarato l’ex giocatore del Tottenham. Subito dopo, il centrocampista Barella della nazionale azzurra ha replicato con una risposta che ha lasciato tutti sorpresi…

L’attaccante israeliano Manor Solomon ha provocato apertamente la nazionale italiana alla vigilia della sfida tra le due squadre con un messaggio diretto: “Non meritano più di essere chiamati una grande squadra in questo momento, sono troppo deboli…” – ha dichiarato l’ex giocatore del Tottenham. Subito dopo, il centrocampista Barella della nazionale azzurra ha replicato con una risposta che ha lasciato tutti sorpresi…

La vigilia del match tra Israele e Italia è stata scossa da dichiarazioni destinate a far discutere. L’attaccante israeliano Manor Solomon, ex Tottenham, ha infatti rilasciato parole provocatorie nei confronti della Nazionale azzurra, mettendo in dubbio il suo prestigio e la sua forza. “L’Italia non merita più di essere chiamata una grande squadra. In questo momento sono deboli, non fanno paura a nessuno,” ha dichiarato il giocatore in un’intervista concessa ai media locali.

Le sue frasi hanno immediatamente fatto il giro del web, accendendo la polemica a poche ore da una sfida importante sia sul piano sportivo che simbolico. Non è la prima volta che Solomon utilizza toni forti davanti alla stampa, ma stavolta le sue dichiarazioni hanno toccato l’orgoglio di una delle nazionali più titolate al mondo, quattro volte campione del mondo e campione d’Europa in carica fino al 2021.

La risposta non si è fatta attendere. Nicolò Barella, centrocampista dell’Inter e colonna portante dell’Italia di Luciano Spalletti, ha voluto replicare con decisione. “Ognuno è libero di parlare come vuole, ma il calcio si gioca sul campo, non davanti ai microfoni. Rispetto Solomon come avversario, ma credo che l’Italia abbia già dimostrato di essere una squadra che non molla mai. Forse siamo stati in difficoltà in alcune partite, ma abbiamo sempre la mentalità per rialzarci. Le parole non contano, conteranno i fatti,” ha detto Barella ai giornalisti presenti al ritiro azzurro.

I media italiani hanno sottolineato come le parole di Solomon possano essere interpretate come una strategia per mettere pressione agli Azzurri, una sorta di “gioco psicologico” per destabilizzare il gruppo. Tuttavia, la sensazione generale è che dichiarazioni di questo tipo possano avere l’effetto opposto, caricando ulteriormente la squadra di Spalletti. “Attaccare l’orgoglio dell’Italia è un’arma a doppio taglio,” ha scritto un noto quotidiano sportivo.

Anche i tifosi italiani hanno reagito con forza sui social, invitando la Nazionale a rispondere in campo. Hashtag come #ForzaAzzurri e #RispostaSulCampo sono rapidamente diventati di tendenza, dimostrando che l’episodio ha aumentato la carica emotiva attorno alla partita.

Dal punto di vista tecnico, l’Italia si presenta alla sfida con alcune assenze pesanti ma con la volontà di confermare i segnali positivi mostrati nelle ultime gare. Spalletti, consapevole della delicatezza della situazione, ha preferito non commentare direttamente le parole di Solomon, limitandosi a dire: “Noi pensiamo solo a giocare e a vincere. Le provocazioni non ci interessano, ci stimolano a fare meglio.”

In definitiva, la provocazione di Solomon ha reso la partita tra Israele e Italia ancora più attesa. Se le sue parole erano pensate per intimidire, rischiano invece di diventare un boomerang. L’Italia, toccata nell’orgoglio, avrà una motivazione in più per dimostrare sul campo di essere ancora una nazionale di primo livello. E chissà che a fine partita non sia Barella, con i fatti e non con le parole, a dare la risposta più forte.

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