๐๐ La Juventus voleva che Jonathan David se ne andasse prima di gennaio, ma c’è stata una discussione accesa tra i pilastri che ha costretto l’allenatore Spalletti a parlare.

Torino, Italia – Secondo quanto riferito, la Juventus starebbe spingendo affinché l’attaccante canadese Jonathan David lasci il club prima della chiusura del mercato di gennaio, secondo quanto rivelato da fonti vicine alla squadra. La mossa arriva dopo l’inizio deludente di David da quando è arrivato dal Lille con un contratto quinquennale all’inizio di quest’anno. Nonostante le grandi aspettative, il venticinquenne ha segnato solo una volta, contro il Parma a fine agosto, creando frustrazione in squadra.
I dirigenti del club ritengono che la separazione da David potrebbe liberare risorse e spazio in squadra, soprattutto perché è rimasto indietro rispetto a Dusan Vlahovic nella gerarchia. La Juventus preferisce mantenere Vlahovic come attaccante principale, vedendo David come riserva sotto la guida del nuovo allenatore Luciano Spalletti. Tuttavia, qualsiasi cessione dipenderebbe dalla ricerca di un acquirente adatto, con l’interesse già emergente di Milan, Chelsea e Tottenham Hotspur.
La situazione è degenerata in un’accesa disputa tra giocatori chiave, secondo fonti interne. Difensori e centrocampisti veterani si sono scontrati sul ruolo di David, con alcuni che sostengono che la sua mancanza di forma stia compromettendo l’armonia della squadra. Secondo alcune indiscrezioni, le discussioni durante gli allenamenti si sono fatte più intense, incentrate sulla decisione di concedere più tempo a David o di dare priorità a stelle affermate come Vlahovic e Teun Koopmeiners.

Spalletti, che è passato alla Juventus dopo aver guidato il Napoli alla gloria in Serie A e aver militato nella Nazionale italiana, è stato costretto a intervenire. Il 66enne allenatore si è rivolto alla squadra in una riunione a porte chiuse, esortando all’unità e sottolineando la sua visione tattica. “Non dobbiamo affaticare i nostri attaccanti con eccessivi compiti difensivi”, ha dichiarato pubblicamente Spalletti, alludendo alla radice di alcuni disaccordi.
Il calo di David è stato netto: in 11 presenze, ha ottenuto una media di valutazione di 5,8, ben al di sotto dei suoi prolifici giorni al Lille, dove ha segnato 26 gol la scorsa stagione. Tifosi e analisti della Juventus sottolineano i problemi di adattamento nello stile fisico della Serie A, aggravati dal 4-3-3 di Spalletti, che richiede agli attaccanti più di quanto richiesto dal precedente schema di David.
La controversia avrebbe raggiunto il culmine dopo un recente pareggio contro il Torino, dove Spalletti è stato brutalmente onesto nei suoi commenti post-partita. Ha sottolineato il carattere ma ha ammesso cali di rendimento, riferendosi indirettamente a divisioni interne. Giocatori come Federico Gatti e Manuel Locatelli avrebbero espresso preoccupazione per i favoritismi, temendo che potessero compromettere la corsa al titolo della Juventus.

L’arrivo di Spalletti ha suscitato polemiche. Etichettato come “traditore” dagli ultras del Napoli per essere passato ai rivali della Juventus, ha dovuto affrontare pressioni esterne mentre cercava di risolvere misteri interni, come l’ottimizzazione di Vlahovic e l’integrazione di nuovi acquisti come Lois Openda. Eppure, il caso di David è diventato un punto critico, esponendo tensioni più profonde. Tra i potenziali pretendenti per David c’è il Milan, che lo tiene d’occhio come sostituto in caso di partenza di Santiago Gimenez, anche se prima deve cederlo. In Premier League, Chelsea e Tottenham lo considerano un prestito per rafforzare i loro attacchi. Gli Spurs, in particolare, lo considerano un’aggiunta versatile in un momento di difficoltà in attacco.
La dirigenza della Juventus, guidata dal direttore sportivo Cristiano Giuntoli, sta valutando attentamente le opzioni. La vendita di David potrebbe recuperare parte dell’investimento, ma un’uscita a metà stagione rischia di lasciare l’attacco debole. Spalletti ha pubblicamente sostenuto la voglia di vincere della sua squadra, dicendo dopo una partita di Champions League: “I ragazzi hanno carattere; dobbiamo incanalarlo”.

La storia di litigi dell’allenatore con stelle come Francesco Totti alla Roma e Mauro Icardi all’Inter aggiunge contesto al suo intervento. Spalletti è noto per la sua leadership ferma, spesso in conflitto per imporre la disciplina. Alla Juventus, punta a replicare il successo ottenuto con il Napoli, ma la vicenda di David mette a dura prova la sua determinazione fin dall’inizio.
I giocatori coinvolti nella disputa sono rimasti pubblicamente a bocca cucita, ma le indiscrezioni suggeriscono frustrazione per le politiche di rotazione. Vlahovic, ad esempio, ha prosperato sotto Spalletti, segnando con costanza, mentre il tempo trascorso in panchina da David ha generato risentimento. I pilastri del centrocampo chiedono stabilità, temendo che gli esperimenti possano costare punti in una serrata corsa alla Serie A.
Con l’avvicinarsi di gennaio, la Juventus spera di risolvere rapidamente la questione. Se David rimane, Spalletti deve ricucire i rapporti per sfruttare il suo potenziale; se se ne va, il club cerca una transizione fluida. L’episodio sottolinea l’alta posta in gioco all’Allianz Stadium, dove l’ambizione si scontra con la realtà.
Le reazioni dei tifosi sui social media riflettono opinioni contrastanti. Alcuni accusano David di non essersi adattato, altri criticano le tattiche di Spalletti. Un post di X ha scritto: “Il calo di David sta mettendo fine al suo sogno Juve troppo presto”, mentre un altro lo ha difeso: “Dategli tempo; il sistema di Spalletti non è adatto a tutti”. In definitiva, l’intervento di Spalletti potrebbe placare temporaneamente la tempesta, ma le prossime settimane determineranno se la Juventus potrà tornare a concentrarsi sulla corsa allo Scudetto. Con le partite contro i rivali più forti incombenti, l’unità è fondamentale. Il futuro di David è in bilico, e potrebbe segnare una rapida fine della sua avventura italiana.