Raspadori attacca Dimarco: “È l’anello debole dell’Italia!” – La risposta dell’interista gela tutti

Un nuovo terremoto scuote l’ambiente della Nazionale italiana a pochi mesi dagli impegni più decisivi del 2025. Questa volta lo scontro non riguarda un avversario straniero, ma due giocatori che fino a poco tempo fa hanno condiviso lo stesso spogliatoio azzurro: Giacomo Raspadori e Federico Dimarco.

L’ex attaccante del Napoli, oggi protagonista con la maglia dell’Atlético Madrid, non ha usato mezzi termini nell’analizzare le recenti prestazioni della Nazionale. In particolare, Raspadori ha puntato il dito contro l’esterno sinistro dell’Inter, Federico Dimarco, definendolo senza mezzi giri di parole “l’anello debole della squadra”.

Le parole al veleno di Raspadori
Durante un’intervista concessa ai media spagnoli, Raspadori ha lanciato un attacco diretto che ha immediatamente fatto rumore in Italia:
“Ho visto Dimarco giocare con l’Inter nelle ultime due settimane, e sinceramente mi è sembrato pessimo. Non capisco come possa essere considerato un titolare fisso nella Nazionale. In partite di questo livello, basta un errore sulla fascia sinistra per compromettere tutto.”
Parole durissime, che hanno trovato immediata eco sui social e nei talk show sportivi italiani. I tifosi interisti hanno reagito con rabbia, accusando Raspadori di mancanza di rispetto verso un calciatore che negli ultimi anni è stato determinante per la squadra di Simone Inzaghi.
La risposta di Dimarco
Il diretto interessato non si è fatto attendere. Federico Dimarco, da sempre conosciuto per la sua determinazione e il suo carattere combattivo, ha replicato con fermezza alle accuse:
“Le critiche fanno parte del calcio, ma essere definito ‘l’anello debole’ è qualcosa che non accetto. Ho dimostrato sul campo, sia con l’Inter che con la Nazionale, di meritare il posto. Se qualcuno ha dei dubbi, che guardi i trofei che abbiamo alzato negli ultimi anni.”
Questa dichiarazione ha letteralmente spiazzato Raspadori, che secondo fonti vicine all’ambiente dell’Atlético avrebbe preferito non continuare la polemica dopo l’uscita del terzino nerazzurro.
Lo spogliatoio azzurro sotto pressione
La vicenda ha inevitabilmente acceso i riflettori sul clima all’interno dello spogliatoio della Nazionale guidata da Gennaro Gattuso. L’Italia si sta preparando a una fase delicata delle qualificazioni, e tensioni tra due giocatori di primo piano rischiano di destabilizzare l’equilibrio del gruppo.
Alcuni ex calciatori, come Marco Materazzi, hanno espresso preoccupazione per l’impatto di queste dichiarazioni:
“Le rivalità di club non devono entrare in Nazionale. Dimarco è un giocatore fondamentale, e Raspadori dovrebbe concentrarsi sul suo rendimento piuttosto che attaccare i compagni.”
I tifosi si dividono
Mentre i sostenitori dell’Inter si schierano compatti a difesa di Dimarco, accusando Raspadori di gelosia e rancore, i napoletani e alcuni juventini sui social sembrano dare credito alle parole dell’attaccante. La discussione si è trasformata in un vero caso nazionale, con hashtag come #ForzaDimarco e #TeamRaspadori che hanno spopolato su Twitter.
Quale futuro per Raspadori in Nazionale?
Non è un mistero che la mossa di Raspadori possa avere conseguenze dirette sul suo futuro in maglia azzurra. Attaccare pubblicamente un compagno di squadra, specie con termini così duri, non è mai ben visto da commissari tecnici e dirigenti federali. C’è chi ipotizza che Gattuso possa richiamarlo privatamente per chiarire la situazione, se non addirittura lasciarlo fuori dalla prossima convocazione per dare un segnale forte al gruppo.
Conclusione
Il duello verbale tra Raspadori e Dimarco ha aperto un fronte inatteso nella Nazionale italiana. Da un lato un attaccante in cerca di spazio e di leadership, dall’altro un esterno che negli ultimi anni si è affermato come pilastro dell’Inter e della stessa Italia. La vicenda, tuttavia, mette in luce un problema più grande: come mantenere la coesione di un gruppo chiamato a rappresentare un’intera nazione.
Una cosa è certa: le parole restano, e il prossimo raduno azzurro si preannuncia infuocato.