La finale tra Italia e Israele per le qualificazioni ai Mondiali 2026 non si è conclusa soltanto con un risultato spettacolare sul campo, ma ha acceso una polemica rovente fuori dal rettangolo di gioco. Protagonista dell’episodio è Gianluigi Buffon, ex capitano e leggenda della Nazionale italiana, che con parole durissime ha puntato il dito contro due calciatori del Napoli presenti in squadra.

Buffon, intervistato a margine del match, non ha usato mezzi termini: “Una vergogna! Non sono degni di indossare la maglia gloriosa della Nazionale italiana.” Secondo l’ex portiere, i due giocatori partenopei avrebbero avuto un atteggiamento poco professionale e una prestazione al di sotto delle aspettative, tradendo lo spirito di sacrificio che, a suo dire, deve caratterizzare chiunque rappresenti l’Italia a livello internazionale.
Le sue frasi hanno immediatamente fatto il giro dei media e dei social, generando un’ondata di indignazione. La comunità dei tifosi del Napoli, già sensibile alle critiche spesso rivolte ai propri beniamini, ha interpretato le parole di Buffon come un attacco ingiustificato e sproporzionato. Molti hanno ricordato che i due calciatori avevano dato tutto in campo, in una partita difficile e condizionata da episodi sfortunati. Alcuni opinionisti hanno parlato di giudizi eccessivi e di tono inaccettabile da parte di una figura simbolica come Buffon.

Ad accendere ulteriormente la polemica è arrivata la risposta diretta di Lorenzo, difensore del Napoli e tra i principali chiamati in causa. Con toni durissimi, il calciatore ha replicato: “Con tutto il rispetto per la sua carriera, nessuno ha il diritto di mettere in dubbio la nostra dignità e il nostro impegno. Siamo orgogliosi di indossare questa maglia e continueremo a difenderla fino all’ultimo minuto.” Le sue parole hanno diviso ancora di più l’opinione pubblica: da un lato chi sostiene l’autorità morale di Buffon, dall’altro chi plaude al coraggio di Lorenzo nel difendere se stesso e i compagni.
Secondo alcune indiscrezioni, le dichiarazioni dell’ex capitano avrebbero creato malumori anche all’interno dello spogliatoio della Nazionale. Lo staff tecnico, guidato dal commissario tecnico Gennaro Gattuso, avrebbe invitato tutti alla calma, cercando di riportare la concentrazione sugli obiettivi sportivi. Gattuso stesso avrebbe confidato ai collaboratori di non voler alimentare ulteriori polemiche, ma di pretendere rispetto reciproco tra ex e attuali giocatori.

Al momento Buffon non ha ritrattato le sue dichiarazioni, limitandosi a ribadire che, secondo lui, “la maglia della Nazionale italiana è sacra e va onorata in ogni momento”. Tuttavia, la pressione dell’opinione pubblica e la crescente tensione potrebbero spingerlo a chiarire meglio le sue parole nei prossimi giorni.
La vicenda dimostra quanto il calcio in Italia sia molto più di un semplice sport: è identità, orgoglio e passione. Quando a parlare è un simbolo come Buffon, le sue parole hanno un peso enorme, capace di scatenare reazioni a catena. Ora resta da capire se da questa frattura emergerà un chiarimento o se, al contrario, si aprirà una nuova fase di tensione tra una parte dei tifosi e l’ex capitano più amato della storia recente della Nazionale.