Il mondo del calcio italiano è stato scosso da una notizia improvvisa e clamorosa: Giuseppe Lavazza, proprietario del celebre marchio di caffè, ha annunciato la risoluzione immediata del contratto di ambasciatore con Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli e della Nazionale. La decisione è arrivata a seguito del rifiuto del giocatore di rispondere alla convocazione azzurra per gli impegni internazionali.

Lavazza, in una nota ufficiale, non ha usato mezzi termini: «Per qualche ragione, non voglio lavorare con nessuno che non abbia dato tutto per la nazionale italiana». Parole dure, che hanno immediatamente acceso il dibattito mediatico, trasformando una vicenda sportiva in un vero e proprio caso nazionale.
Lo shock tra i tifosi
La notizia si è diffusa nel giro di pochi minuti, travolgendo i social network e i principali quotidiani sportivi. I tifosi del Napoli, già preoccupati per le condizioni fisiche del loro difensore, sono rimasti sbigottiti dal gesto dell’azienda torinese, accusata da alcuni di essersi spinta troppo oltre nel giudicare una vicenda strettamente legata alla sfera sportiva.
Molti hanno difeso Buongiorno, sottolineando come la sua scelta fosse legata a motivi personali e non a mancanza di amore per la maglia azzurra. Altri, invece, hanno criticato il giocatore accusandolo di scarsa professionalità e mancanza di rispetto verso la Nazionale.
Il silenzio rotto da otto parole

Per ore Buongiorno ha mantenuto un silenzio assoluto, rifiutando di commentare pubblicamente. Ma poi, con un post pubblicato sul suo profilo ufficiale, ha scelto di rispondere con una frase secca, di appena otto parole, che ha lasciato tutti senza fiato:
«Non sono uno schiavo del sistema calcio».
Una dichiarazione agghiacciante, che ha fatto rapidamente il giro del web, diventando virale e raccogliendo milioni di visualizzazioni in poche ore. Secondo fonti vicine al calciatore, il difensore avrebbe voluto mettere in chiaro la sua posizione, ribadendo il diritto di un atleta di scegliere liberamente se e quando rispondere a una convocazione, senza subire pressioni esterne né giudizi morali.
La reazione di Giuseppe Lavazza
Le parole di Buongiorno hanno colpito duramente lo stesso Giuseppe Lavazza, che secondo indiscrezioni sarebbe rimasto letteralmente senza parole di fronte a un attacco così diretto. In ambienti vicini all’azienda si respira tensione: la rescissione del contratto, che valeva milioni di euro in termini di sponsorizzazioni e immagine, rischia ora di trasformarsi in un boomerang, con l’opinione pubblica divisa tra chi sostiene il marchio e chi invece appoggia il difensore.
Le possibili conseguenze

La vicenda potrebbe avere ripercussioni non solo sul futuro commerciale di Buongiorno, ma anche sulla sua carriera sportiva. Alcuni osservatori ritengono che la frattura con parte dell’opinione pubblica italiana possa complicare il suo rapporto con la Nazionale, mentre al Napoli cresce l’apprensione per le possibili ricadute psicologiche sul giocatore.
Una cosa è certa: quello che sembrava un semplice caso di mancata convocazione si è trasformato in uno scandalo mediatico di proporzioni enormi, destinato a far discutere ancora a lungo.